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“Qui cerco la Piazza,
i nomi del fare…
i giochi di maggio
e un poco di Eterno.”

Bambini e ragazzi fuori famiglia

 

Ragazze e ragazzi dagli 11 ai 14 anni, vittime di maltrattamento o violenza e/o che necessitano di un percorso protetto in un contesto comunitario; sarà l’età di riferimento per gli ospiti della comunità educativa residenziale.
Per “minori fuori famiglia” si intendono tutti coloro che sono stati allontanati dalla loro famiglia di origine. Comprendono sia coloro che sono in affido a famiglie della propria rete familiare, sia in affido ad altre famiglie, sia in comunità. Un minore su tre accolto in comunità è straniero e, nella maggioranza dei casi, si tratta di un minore straniero non accompagnato.

Giovanissimi soli e madri adolescenti

 

Ragazzi e ragazze neomaggiorenni, in uscita dai percorsi comunitari o in situazione di necessità di prosieguo amministrativo e/o di un percorso di tutoraggio e accompagnamento all’avvio di una vita autonoma, non potendo contare sull’appoggio concreto della propria famiglia di origine.
Giovanissime madri con bambini (0-6 anni) in uscita da percorsi comunitari e/o che hanno necessità di sostegno e accompagnamento alla nuova esperienza di genitorialità in autonomia, all’interno di in un contesto di protezione leggera.
Pensiamo anche a tutti i “Care Leavers” (circa 3000 ragazzi ogni anno in Italia), giovanissimi che diventano maggiorenni e, dopo un percorso di accoglienza fuori famiglia, allo scadere della tutela legata al loro status di minorenni sono obbligati a lasciare il sistema di accoglienza (in case famiglia, comunità o affido) e costretti a diventare autonomi.

Cittadini e comunità territoriale

 

Coinvolti sia come destinatari delle attività divulgative, formative e produttive della Fattoria, sia come interlocutori e protagonisti attivi nelle azioni di aiuto e prossimità. Fattoria Pianeta Terra si rivolge a tutti, con l’obiettivo di contribuire a costruire una “comunità che si prende cura”, promuovere una cultura di responsabilità e inclusione dove ognuno, dai più piccoli ai più grandi, con le proprie capacità e risorse, possa contribuire al benessere della comunità. Cittadini di ogni età saranno coinvolti nelle attività della Fattoria, da quelle produttive all’affiancamento agli ospiti, in un clima aperto e inclusivo, dove mettersi in gioco nelle relazioni e sperimentare l’accoglienza di sé e dell’altro.

Minori stranieri non Accompagnati (MSNA)

 

Per MSNA si intende il minorenne non avente cittadinanza italiana o di altro stato dell’Unione Europea, che si trova per qualsiasi causa nel territorio dello stato italiano privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti di lui legalmente responsabili.
Si tratta di ragazzi che vengono da storie molto complesse, con un mandato migratorio gravoso (richiesta da parte della famiglia di raggiungere un successo professionale e lavorativo in tempi molto brevi), esperienze traumatiche pregresse sia nel corso dello sviluppo, sia dei viaggi e delle condizioni di arrivo nel contesto di accoglienza. L’inserimento in comunità socio-educativa rappresenta spesso il momento dell’effettivo confronto con il nuovo contesto socio-culturale, in cui si possono manifestare sia le fatiche dell’adattamento sia la possibilità di riscrivere il proprio futuro.

Cosa accade al termine dell’accoglienza in comunità? Qualche numero su Milano.

 

Sono quasi 1.000 i minori milanesi che vivono in strutture educative residenziali. Il 63% degli under 18 in strutture residenziali hanno un’età compresa tra i 14 e i 17 anni; per il 43% sono concentrati tra i 16 e i 17 anni. I minori stranieri non accompagnati presi in carico dal Comune di Milano sono stati 433, perlopiù di sesso maschile (più del 98%) e nella quasi totalità dei casi (il 97%) di età compresa tra 14 e i 17 anni.

Al termine dell’accoglienza in comunità, non sempre i minori rientrano in famiglia. Il 38% fruisce di un diverso percorso di accoglienza (affido familiare, pre-adottivo o altra comunità) o di percorsi di avvio all’autonomia (5% delle situazioni). Tuttavia per un buon 37% di ragazzi non si sa più nulla: non si hanno dati rispetto all’esito del loro percorso, con il raggiungimento della maggior età, arrivando a definire una situazione di “abbandono istituzionale” (vedi fenomeno dei “Care leavers”).

bambini e ragazzi in affidamento

  • fruisce di un diverso percorso di accoglienza 38% 38%
  • non si sa più nulla 37% 37%
  • percorso di avvio all’autonomia 5% 5%

bambini e ragazzi in affidamento a Milano

  • tra gli 14 e i 17 anni 63% 63%
  • tra gli 16 e i 17 anni 43% 43%

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